Ascolta “Decreto di Trasferimento” su Spreaker.

Cosa è il decreto di trasferimento?

Il decreto di trasferimento è un atto giudiziario emesso dal Giudice dell’esecuzione, che ha lo scopo di trasferire all’aggiudicatario il bene espropriato, convertendolo in denaro. In altre parole, il decreto di trasferimento è uno degli atti finali della procedura esecutiva, che ha lo scopo di concludere la fase espropriativa e trasferire la proprietà del bene all’aggiudicatario. Il decreto di trasferimento non ha carattere decisorio, poiché non è emesso al fine di comporre contrapposte pretese soggettive fatte valere in contraddittorio davanti al giudice, ma come strumento conclusivo della fase espropriativa. Inoltre, il decreto di trasferimento ripete la descrizione contenuta nell’ordinanza che dispone la vendita. In sintesi, il decreto di trasferimento è un atto giudiziario conclusivo della procedura esecutiva, che ha lo scopo di trasferire la proprietà del bene espropriato all’aggiudicatario, convertendolo in denaro.

Cosa contiene il decreto di trasferimento?

Il decreto di trasferimento contiene la descrizione del bene espropriato, ripetendo la descrizione contenuta nell’ordinanza che dispone la vendita. Inoltre, il decreto di trasferimento deve contenere una dichiarazione del Giudice dell’esecuzione che attesti la regolarità della procedura esecutiva e la validità dell’aggiudicazione. Dal punto di vista formale, il decreto di trasferimento deve rispettare alcuni obblighi di natura formale, che vengono mutuati dalla legge notarile (legge n. 89 del 16 febbraio 1913). Se l’aggiudicatario richiede agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, dovrà rilasciare una dichiarazione al custode delegato, da allegare al decreto di trasferimento, con la quale attesta di possedere tutti i requisiti previsti dalle leggi vigenti in materia di acquisto della prima casa. Tale richiesta deve essere menzionata nel decreto di trasferimento.

La registrazione del decreto di trasferimento immobili

La registrazione del decreto di trasferimento immobiliare è una delle formalità che il custode delegato deve eseguire. La registrazione del decreto di trasferimento ha lo scopo di rendere pubblico il trasferimento della proprietà del bene espropriato all’aggiudicatario. La registrazione del decreto di trasferimento deve essere effettuata presso l’Ufficio del Registro Immobiliare competente per territorio. Inoltre, il custode delegato deve eseguire anche le formalità di trascrizione e voltura catastale del decreto di trasferimento. Infine, il custode delegato deve comunicare il decreto di trasferimento alle pubbliche amministrazioni, negli stessi casi previsti per le comunicazioni di atti volontari di trasferimento. Inoltre, il custode delegato deve eseguire le formalità di cancellazione delle trascrizioni dei pignoramenti e delle iscrizioni ipotecarie conseguenti al decreto di trasferimento pronunciato dal giudice dell’esecuzione ai sensi dell’articolo 586 c.p.c..

Quali sono le responsabilità del Custode delegato durante la procedura di vendita?

Il Custode delegato ha diverse responsabilità durante la procedura di vendita. In particolare, egli deve verificare l’avvenuto pagamento del saldo del prezzo d’aggiudicazione e del tempestivo deposito da parte dell’aggiudicatario dell’eventuale quietanza rilasciata dal creditore fondiario ove si sia provveduto al saldo del prezzo o di parte di esso in base alla disciplina sul credito fondiario. Inoltre, il Custode delegato deve quantificare gli oneri tributari connessi all’aggiudicazione, comunicare tempestivamente all’aggiudicatario l’importo necessario al loro adempimento e ricevere i relativi importi. Egli deve anche segnalare tempestivamente al giudice dell’esecuzione l’eventuale inadempimento dell’aggiudicatario agli obblighi derivanti dall’aggiudicazione. Infine, il Custode delegato deve predisporre la bozza del decreto di trasferimento e trasmetterla immediatamente al Giudice dell’esecuzione per la sottoscrizione. Egli deve anche eseguire le formalità di registrazione, trascrizione e voltura catastale del decreto di trasferimento, comunicare lo stesso alle pubbliche amministrazioni e cancellare le trascrizioni dei pignoramenti e delle iscrizioni ipotecarie conseguenti al decreto di trasferimento pronunciato dal giudice dell’esecuzione ai sensi dell’articolo 586 c.p.c.. In sintesi, il Custode delegato ha diverse responsabilità durante la procedura di vendita, che vanno dalla verifica del pagamento del prezzo d’aggiudicazione alla predisposizione del decreto di trasferimento e alle formalità di registrazione, trascrizione e voltura catastale.

Dove ritirare il decreto di trasferimento?

Il decreto di trasferimento viene emesso dal Giudice dell’esecuzione e deve essere sottoscritto dallo stesso. Successivamente, il decreto di trasferimento viene trasmesso al Custode delegato, che ha il compito di eseguire le formalità di registrazione, trascrizione e voltura catastale. Quindi, se sei l’aggiudicatario del bene espropriato, il decreto di trasferimento ti verrà consegnato dal Custode delegato, una volta che egli avrà eseguito tutte le formalità previste dalla legge. In sintesi, il decreto di trasferimento viene consegnato all’aggiudicatario dal Custode delegato, una volta che egli ha eseguito tutte le formalità di registrazione, trascrizione e voltura catastale previste dalla legge.

Opposizione al decreto di trasferimento

L’opposizione al decreto di trasferimento è un’azione giudiziaria che può essere esperita da chiunque abbia un interesse legittimo a far valere la propria pretesa sul bene espropriato. L’opposizione al decreto di trasferimento deve essere proposta entro 30 giorni dalla notifica del decreto stesso. L’opposizione deve essere proposta con ricorso al Giudice dell’esecuzione, il quale provvederà a fissare l’udienza di comparizione delle parti. Durante l’udienza, il Giudice dell’esecuzione valuterà le ragioni dell’opponente e deciderà se accogliere o respingere l’opposizione. In caso di accoglimento dell’opposizione, il Giudice dell’esecuzione provvederà a revocare il decreto di trasferimento. In sintesi, l’opposizione al decreto di trasferimento è un’azione giudiziaria che può essere esperita da chiunque abbia un interesse legittimo a far valere la propria pretesa sul bene espropriato, entro 30 giorni dalla notifica del decreto stesso. L’opposizione deve essere proposta con ricorso al Giudice dell’esecuzione, il quale valuterà le ragioni dell’opponente e deciderà se accogliere o respingere l’opposizione.

Motivi di opposizione al decreto di trasferimento

I motivi di opposizione al decreto di trasferimento possono essere diversi e devono essere basati su ragioni di legittimità. In particolare, l’opponente può opporsi al decreto di trasferimento se ritiene che la procedura esecutiva sia stata irregolare o che il decreto di trasferimento sia stato emesso in violazione di norme di legge. Ad esempio, l’opponente può opporsi al decreto di trasferimento se ritiene che il prezzo d’aggiudicazione sia stato determinato in modo errato o che la procedura di vendita non sia stata condotta in modo corretto. Inoltre, l’opponente può opporsi al decreto di trasferimento se ritiene che il bene espropriato non sia stato descritto correttamente o che il decreto di trasferimento non rispetti i requisiti formali previsti dalla legge. In sintesi, i motivi di opposizione al decreto di trasferimento devono essere basati su ragioni di legittimità e possono riguardare la regolarità della procedura esecutiva o la conformità del decreto di trasferimento alle norme di legge.

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