Ascolta “Gli 11 errori di chi ha la casa pignorata” su Spreaker.
Pignoramento Immobiliare: 11 errori
La soluzione al pignoramento è un problema di emozioni non di tecnica.
Ti posso garantire che la maggior parte delle esecuzioni immobiliari possono essere risolte positivamente evitando la vendita all’asta; ciò che a volte non lo permette è la gestione delle emozioni. Mi spiace dirlo ma spesso è così!
Se sei pignorato o rischi di esserlo potresti trovare fastidio nel leggere questa guida ma dire la verità è fondamentale per guarire dal pignoramento.
Un antico proverbio dice: “il medico pietoso fa la piaga puzzolente”. Se hai intenzione di risolvere un problema, qualunque esso sia, e devi rivolgerti a terzi, diffida da chi ti tranquillizza senza “spararti” in faccia la verità. Abbiamo voluto creare una guida per elencare gli 11 errori che comunemente commette chi ha la casa pignorata; ad ogni errore corrisponde una specifica personalità.
Potresti ritrovarti in più personaggi , spero non nel numero 11 altrimenti non chiamarci :-).
Questa guida non intende essere una trattazione di psicologia ma se anche tu hai un problema di pignoramento immobiliare potresti avere beneficio nel leggere gli errori che comunemente si fanno in una situazione simile.
Spero vivamente che questo articolo serva per far riflettere e trovare i migliori stimoli. Adesso iniziamo…
L’ASSENTE – “NON STA SUCCEDENDO A ME”
Quando si è sull’orlo del pignoramento o lo si è già subito capita di essere poco lucidi e si rimane in balia degli eventi.
Molti clienti ci hanno raccontato le emozioni vissute in questa fase. Ti faccio un piccolo elenco:
- mi sento come un pugile suonato
- ho sempre una cappa nera sulla testa
- mi sveglio con l’ansia
- mi sento inutile ecc.
Questo è il momento peggiore perché ai problemi economici si affiancano quelli personali.
Parliamo evidentemente di litigi in famiglia e discussioni al lavoro (sempre che quest’ultimo ci sia ancora).
L’accumularsi di tutte queste sensazioni negative allontanano dalla risoluzione del problema del pignoramento immobiliare: è una reazione naturale che serve esclusivamente a proteggere la nostra integrità fisica e mentale.
Isolarsi e far finta che ciò che accade non ci riguarda potrebbe essere positivo se serve a proteggerci per un periodo di tempo limitato, quindi solo per parare il brutto colpo.
Successivamente bisogna reagire. Il primo errore è quello di non abbandonare questo atteggiamento e procrastinare fino a quando non abbiamo più il tempo di trovare una soluzione efficace al pignoramento.
E’ capitato che alcuni clienti realizzassero l’esistenza del problema qualche giorno prima dell’asta decisiva.
Noi ci mettiamo sempre il massimo impegno ma i miracoli li lasciamo ad altri.
L’AMICONE – “AFFIDARSI AD UN NON SPECIALISTA”
Qualcuno di voi conosce sicuramente delle persone provviste di qualche nozione sui pignoramenti perché, casualmente, o perché fanno un lavoro particolare, è capitato loro di osservare qualche problematica specifica.
Parlo ad esempio dell’agente immobiliare che ha trattato un immobile pignorato, dell’amico che ha stralciato il debito di una carta revolving, dell’impiegato della Banca che conosce il collega dell’ufficio preposto ai pignoramenti e così via.
L’errore che puoi fare in questo caso è demandare una ipotetica soluzione a loro.
Ricordati che per quanto abbiano avuto una singola esperienza vincente non sono professionisti del settore e non hanno alle spalle anni di battaglie sul campo.
Al primo inconveniente, l’eventuale piano d’azione che avete costruito, potrebbe cadere come un castello di carte.
Dalla padella alla brace. ATTENZIONE!
QUALUNQUISTA – “AFFIDARSI AD UN GENERALISTA”
Decidi di chiedere informazioni, con l’intenzione di farti assistere dal commercialista di famiglia o dall’amico avvocato.
Sono entrambi professionisti, sicuramente ottimi professionisti, ma non trattano giornalmente il problema dei pignoramenti.
Probabilmente riusciranno ad offrirti un ottimo servizio, non lo mettiamo in dubbio, ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e non conoscere la materia in maniera dettagliata può portare ad errori irrimediabili.
Siamo arrivati all’era delle iper-specializzazioni ed il lavoratore e/o professionista generalista pian piano spariranno dal mondo del lavoro.
Noi tutti, in qualità di consumatori, chiediamo sempre più dei servizi altamente professionali.
Ti faccio l’esempio del medico di famiglia; è da tutti considerato come un generalista ed infatti a seconda del nostro problema di salute ci manda immediatamente da uno specialista invece che da un altro.
Ecco un altro esempio. Forse sei molto giovane e non ti ricordi della figura “mitica” del muratore. Si occupava di tutto, posava i blocchetti di cemento, intonacava, posava le piastrelle, si intendeva di idraulica ed impianti elettrici.
Oggi la musica è cambiata, esiste sempre il muratore ma lo chiamiamo esclusivamente per piccoli lavori domestici; i lavori grossi vengono svolti dall’intonachino, il piastrellista, l’idraulico ecc..
Spero che i paragoni fatti ti abbiano illuminato.
Proseguiamo…
LO SPERICOLATO – “AFFIDARSI AD UNA STRUTTURA DISTANTE”
Risolvere un problema di pignoramento è una faccenda delicata e bisogna instaurare un rapporto di fiducia tra chi è pignorato e chi dovrebbe risolvere positivamente l’esecuzione.
La professionalità è fondamentale e la fiducia non è da meno.
Guardarsi in faccia è il primo passo per valutare se il professionista a cui ci affidiamo ci piace.
Non è sufficiente incontrarsi una sola volta nel periodo in cui si cerca di risolvere la problematica del pignoramento, ci sono carte da firmare, decisioni da prendere, si sente il bisogno di essere rassicurati: solamente una struttura vicina può offrire questi vantaggi.
Noi preferiamo incontrare di persona i nostri clienti.
HOBBISTA – “FARE IN PROPRIO”
Magari sei bravo e riesci, cosa vuoi che ti dica…
Trascuri un elemento importante: l’EMOZIONE.
Quando siamo troppo coinvolti in una vicenda che ci sta a cuore rischiamo di fare i passi sbagliati: la fretta, l’orgoglio, la tristezza, la voglia di rivalsa, ci fanno fare degli errori.
Quando la faccenda è complicata dobbiamo metterci nelle mani di chi vede la problematica del pignoramento con il giusto distacco.
La prospettiva di colui che deve risolvere un problema deve essere sempre diversa da chi il problema lo subisce. Osservare le cose troppo da vicino non ci permette di scorgere tutti i particolari.
Prova a guardare questa pagina ponendoti ad un centimetro di distanza dallo schermo: riesci a leggere?
IL DUBBIOSO – “DIFFIDARE TROPPO”
Alcune persone sono inguaiate perché qualcuno li ha fregate o illuse.
A seconda del carattere si rischia di diventare ultra diffidenti e mettere in discussione tutto ciò che viene proposto per risolvere il pignoramento.
Niente da dire sulle valutazioni approfondite che una persona deve fare però ad un certo punto bisogna lasciarsi andare ed affidarsi a chi ne sa più di noi.
Se hai preso una fregatura questo non vuol dire che tutti siano truffatori.
Ciò che dobbiamo fare è prendere le giuste precauzioni, concentrarci sulle soluzioni e raggiungerle in tempi brevi.
L’INDECISO – “NON PRENDERE DECISIONI”
Ci sono delle persone per natura indecise e, per loro, prendere una decisione in tempi rapidi è doloroso quanto compiere un peccato mortale.
Chi vive con l’indeciso sa di cosa si parla. L’eterno indeciso, da non confondere con il ragionatore critico, sta fermo nel suo atteggiamento dannoso perché non agendo, anzi stando fermo in attesa dell’illuminazione, porta grossi danni.
Se sono pericolose le decisioni sbagliate lo sono ancora di più le mancate prese di posizione.
Nel primo caso potremo almeno dire che ci abbiamo provato. Ecco, quando parliamo di pignoramento una scelta bisogna farla, una non-scelta ci porta sicuramente a perdere la casa.
IL PARSIMONIOSO – “PENSARE DI PAGARE TROPPO”
Se pensi di pagare troppo per un servizio chiediti almeno che benefici economici questo ti sta portando.
Invece di fermarti al valore intrinseco rifletti sui vantaggi economici ed emozionali che la consulenza/acquisto ti danno.
Cambia la prospettiva. Da piccolo mi raccontarono la storia di un fabbro che per dare tre colpi di martello ad un ferro da raddrizzare chiese 3 soldi.
Il cliente si lamentò del prezzo, secondo lui esagerato, e chiese spiegazioni; il fabbro con saggezza rispose: mi hai pagato 3 soldi non per i tre colpi di martello ma perché sapevo dopo colpire.
Apprezza la professionalità!
IL NEGAZIONISTA – “ NEGARE L’EVIDENZA”
Quanti ne abbiamo sentiti…
Ti faccio un rapido elenco delle esternazioni più comuni:
• mi conoscono tutti, nessuno comprerà la mia casa all’asta
• se qualcuno si azzarda a comprarla la brucio con l’acquirente dentro
• ho dei figli minorenni e non mi manderanno via di casa
• sono malata e devo restare dentro casa
• è impossibile che sia capitato proprio a me.
C’è un errore e le cose si metteranno a posto da sole.
Negare l’evidenza è la peggior cosa che tu possa fare: se un problema lo vuoi risolvere devi guardarlo dritto in faccia.
Convincerti che il problema non c’è ti creerà un danno enorme.
IL DISTRATTO “NON VALUTARE IL PEGGIO”
Non valutare quale può essere il peggior danno che è possibile subire è un errore che fanno in tanti.
Si pensa solamente al fatto che si può perdere la casa ma non si considera minimamente che è possibile rimanere con debiti e potrebbero pignorare altre proprietà o lo stipendio.
Non parliamo poi della segnalazione alla centrale rischi: se non riusciamo a cancellarci da quest’ultima dobbiamo dimenticarci qualsiasi prestito.
Se molti pignorati riuscissero a valutare economicamente le varie opportunità che rimangano a disposizione avremo sicuramente qualche famiglia felice in più.
Non è la norma; però, una situazione dove la differenza fra il valore della casa ed il debito si trasformi in un saldo positivo è molto frequente.
Ti manderò degli esempi a breve.
IL FURBO – “PENSARE DI POTER FREGARE IL MONDO”
Fortunatamente sono quasi estinti.
Il furbo è quel personaggio che ti si presenta davanti con un mezzo sorriso stampato sulla faccia, la palpebra a mezz’asta, l’andatura ciondolante e l’atteggiamento di sufficienza col quale vuole comunicarti che ti sta facendo un piacere a partecipare alla consulenza gratuita che gli hai offerto.
Il furbo ha la casa pignorata perché pensa di fregare il mondo, ma il mondo ha fregato lui.
Vorrebbe si facesse il lavoro senza contratto o con una semplice promessa verbale di pagamento. “Risolvere il pignoramento” non è un servizio che ti chiede ma un favore che ti concede… tanti furbi che abbiamo conosciuto hanno perso la casa!
CONCLUSIONI
Questi sono gli 11 errori più frequenti che riscontiamo nella nostra attività e, come riportato in altri punti di questa guida, sono l’elemento più critico della risoluzione del pignoramento.
Accordarsi con la Banca, redigere gli atti in Tribunale, concludere la vendita dal notaio non è particolarmente complicato se lo si fa per professione; le difficoltà nascono nel momento in cui non si crede che il pignoramento possa avere una lieta soluzione.
Se ci pensi bene la soluzione ci sarà sempre: anche la vendita all’asta lo è. Finché non parli con noi non potrai sapere a cosa stai rinunciando dal punto di vista economico e, perché no, dal punto di vista emozionale.
Ci eravamo preposti di non dilungarci troppo e così è stato; credo siano state fornite le informazioni essenziali, senza fronzoli, come nostro costume.
Ti ricordo che al contrario di tutti gli operatori del settore, che pensano solo a venderti la casa, partiamo dall’esigenza del cliente per poi trovare la migliore soluzione ottenibile.
I due principali obiettivi sono:
• salvare l’immobile o l’attività commerciale
• non avere più debiti.
Non sempre è possibile garantire il tutto, sarebbe utopia, ma qualcosa di buono lo otteniamo sempre. GARANTITO.