LIBERAZIONE IMMOBILE PIGNORATO

Pignoramento

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Le nuove regole per la liberazione dell’immobile pignorato

Nel campo della liberazione dell’immobile pignorato, sono state introdotte importanti novità che rappresentano un’ottima notizia per coloro che si trovano nella situazione di possedere un immobile pignorato. Con l’entrata in vigore del recente decreto semplificazioni, sono state apportate modifiche significative all’articolo 560 del codice di procedura civile, le quali rappresentano il testo definitivo in materia.

Occupazione dell’immobile pignorato fino al decreto di trasferimento

La modifica più rilevante dell’articolo 560 cpc riguarda la possibilità concessa al debitore che risiede nell’immobile pignorato, insieme alla propria famiglia, di continuare ad abitarvi fino all’emissione del decreto di trasferimento. Questo significa che l’immobile può essere effettivamente vissuto fino a quando l’acquirente, proveniente da un’asta giudiziaria, non ha pagato l’intero importo dell’acquisto e il giudice ha emesso il decreto di trasferimento, che attesta il passaggio di proprietà.

È importante sottolineare che il debitore deve dimostrare che l’immobile è la sua residenza principale, pertanto è implicito che le seconde case e le proprietà di diversa natura non possono beneficiare di questa disposizione.

Eccezioni alla liberazione dell’immobile pignorato

Esistono casi in cui il giudice può decretare la liberazione dell’immobile pignorato anche se il debitore risiede al suo interno? La risposta è sì. Ciò si verifica quando il pignorato non collabora con la procedura, ad esempio negando la visita dell’immobile agli acquirenti potenziali durante l’asta o causando danni alla struttura. In generale, qualora il debitore ostacoli il normale svolgimento del procedimento di vendita dell’immobile pignorato, il giudice può decidere di decretarne la liberazione.

È importante sottolineare che questo punto è già presente nell’articolo 560 e non è stato modificato.

La retroattività delle disposizioni dell’articolo 560

Le disposizioni dell’articolo 560 non hanno carattere retroattivo. Pertanto, tali principi si applicano ai pignoramenti successivi alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Di conseguenza, si può affermare che queste modifiche sono state applicate, in linea di massima, a partire dal mese di febbraio 2019.

Vantaggi e svantaggi della modifica dell’articolo 560

È utile analizzare le modifiche apportate all’articolo 560 da tre prospettive diverse: quella del debitore, dell’acquirente proveniente dall’asta giudiziaria e del creditore.

Per chi possiede un immobile pignorato, questa modifica rappresenta sicuramente una buona notizia, in quanto permette di non preoccuparsi di trovare una nuova sistemazione almeno fino alla vendita dell’immobile. Questa nuova regolamentazione consente di “guadagnare” uno, due o più anni di tempo, un risultato certamente significativo.

Un possibile svantaggio potrebbe manifestarsi nel caso in cui queste nuove disposizioni abbassino il valore di rivendita dell’immobile. La presenza del debitore all’interno dell’abitazione potrebbe determinare un numero maggiore di aste deserte, con conseguente ribasso del prezzo di vendita e una minore riduzione del debito.

Per quanto riguarda gli acquirenti provenienti dalle aste giudiziarie, potrebbe esserci un allontanamento da parte di coloro che partecipano a tali eventi per fini non speculativi. Questi acquirenti possono nutrire timori o remore nell’acquistare un immobile già occupato, il che potrebbe ridurre il numero di potenziali acquirenti e favorire gli speculatori che acquistano a prezzi più bassi.

Gli svantaggi per i partecipanti alle aste sono legati ai tempi di liberazione dell’immobile, presumibilmente previsti due o tre mesi dopo l’emissione del decreto di trasferimento.

Per i creditori, gli svantaggi sono evidenti, in quanto potrebbero vedere ridursi il numero di potenziali acquirenti, con conseguenti ribassi dei prezzi e allungamento dei tempi di vendita.

Tutti i ragionamenti effettuati in merito alle modifiche apportate all’articolo 560 richiedono un’analisi a lungo termine. Pertanto, sarà necessario attendere per avere indicazioni concrete su ciò che accadrà nel prossimo futuro.

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