RIDUZIONE DEL BASE D’ASTA
Riduzione del base d’asta: In un video ti ho parlato della possibilità,nel momento in cui una persona partecipa ad un’asta immobiliare di offrire il 75% del base d’asta.
Esistono però altri tipi di riduzioni che vengono decise dal giudice delle esecuzioni.
Ogni volta che l’asta va deserta esiste la possibilità che il giudice delle esecuzione applichi la riduzione del base d’asta fino ad una certa percentuale e quella massima è del 25%, quindi 1/4.
In genere notiamo che i giudici applicano delle percentuali nella riduzione del base d’asta che possono variare dal 10 al 20% e questo comporta un rapido ribasso del valore del bene, quindi la possibilità che venga venduto a prezzi bassi rispetto al reale valore.
Se a questo sommiamo la possibilità dell’offerente di offrire il 75% del base d’asta ci rendiamo conto che i valori possono ridursi enormemente in tempi rapidissimi e fare in modo che le case vengano vendute, ripeto, in tempi molto veloci.
Consideriamo il valore reale dell’immobile pari a 200.000 euro ed il valore di perizia che corrisponde allo stesso valore reale; non è una eventualità frequente però per comodità di calcolo consideriamo valore reale e valore di perizia fissi a 200.000 euro.
Il base d’asta, quindi il valore di vendita di partenza sarà pari a 200.000 euro;considera che in questa fase l’offerente può offrire il 75% del base d’asta ed i conseguenza può acquisire l’immobile, se è l’unico offerente,a 150.000 euro.
E questo è tutto quello che può succedere con l’esperimento di asta numero uno. Nel secondo esperimento ci sono delle variazioni, diamo per scontato che il valore reale e valore di perizia rimangono immutati però abbiamo un base d’asta di 160.000 euro perché si è avuta la riduzione del base d’asta del 20% rispetto al valore iniziale che era quello di 200.000 euro.
A questo punto se c’è un unico offerente in asta può offrire il 75% del base d’asta,quindi il 75% di 160.000 euro ed aggiudicarsi l’immobile per 120.000 euro.
Al terzo esperimento d’asta le cose si complicano di parecchio perché partiamo da un base d’asta di 128.000 euro, quindi il 20% in meno del base d’asta precedente che era fissato a 160.000 euro,e l’offerta al 75% è pari a 96.000 euro.Se c’è un unico offerente si aggiudicherà il bene a 96.000 euro, quasi la metà del valore reale dell’immobile.
Se il giudice delle esecuzioni fissa delle aste molto ravvicinate, applicando la riduzione del base d’asta, c’è la seria possibilità di perdere l’immobile in tempi rapidissimi.
Ti voglio invitare a fare dei ragionamenti su questa tabella,cercando di sostituire i valori con quelli del tuo immobile e capire fino a quando potrai rimanere nella tua casa sempre che il giudice non abbia emesso un decreto di liberazione dell’immobile pignorato.
L’ho fatto in un altro video ma lo voglio fare anche oggi:farti riflettere sul fatto che queste modifiche comportano un aumento dei partecipanti inasta, quindi le possibilità di perdere la casa aumentano notevolmente, ma sopratutto aumentano le possibilità di non trovare le soluzioni appropriate.
Adesso ti saluto, ci vediamo alla prossima.
Ciao